DESCRIZIONE (a cura dell'Editore)
Il nord è il punto sulla mappa grazie al quale ci orientiamo. È la direzione privilegiata intrapresa nel corso della storia dagli avventurieri, dai curiosi, dai solitari, dai temerari. È una sensazione, un senso, una tentazione.
Questo libro esplora l’idea di nord attraverso un’incredibile gamma di riferimenti, esempi, aneddoti, curiosità che spaziano dalla storia al mito, dalla pittura alla letteratura. Tracciando una rotta che termina nel ghiaccio e nella desolazione del Circolo Polare Artico, l’autore accompagna il lettore in un viaggio che dal cuore della civiltà lo conduce ai suoi avamposti più remoti ed estremi.
Davidson ci racconta un nord popolato da troll e da gnomi, infestato dai fantasmi degli esploratori artici inghiottiti dal ghiaccio, ma anche un nord più dolce e malinconico, dimora della fragile bellezza delle estati sul Baltico. Esamina le saghe islandesi, il fantastico regno di neve di Zembla raccontato da Nabokov, la Regina delle nevi e la Vergine dei ghiacci di Hans Christian Andersen, accanto alle opere di altri poeti e artisti (W. H. Auden, Simon Armitage, Cecil Day Lewis), mostrando di volta in volta un aspetto differente della relazione dell’uomo con i territori più pericolosi e oscuri della terra.
Pagina dopo pagina scopriamo che il nord è più una meta che un luogo: scompare sempre all’orizzonte prima che ci sia possibile raggiungerlo, passato l’ultimo villaggio, fuori dal bordo più estremo della mappa.
Il nord è dunque irraggiungibile, ma questo libro porta i suoi lettori più che mai vicini alla sua idea.
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