STORIA
DELL'OSSERVATORIO
1830 circa – Don Luigi Marsili,
docente di filosofia, matematica e fisica presso il Liceo del
Seminario Vescovile di Pontremoli, inizia a dotare l’istituto di
strumenti scientifici e a rilevare i valori di alcuni elementi del
clima (temperatura, umidità, pressione atmosferica).
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1836 – Sul “Calendario Lunese” di quell’anno, appaiono i dati
delle osservazioni meteorologiche del Marsili. Non sono mai stati
ritrovati i dati relativi ad altre annate.
1877 – In seguito ai contatti intercorsi tra Marsili e don
Pietro Maggi, docente di fisica nel Seminario di Tortona (AL), che
aveva ricevuto l’incarico dal padre Francesco Denza di estendere la
rete delle stazioni termo-udometriche alle regioni appenniniche, anche
al Seminario di Pontremoli si inizia in ottobre a misurare l’entità
delle precipitazioni. Almeno nei primi anni è lo stesso Marsili ad
eseguire le rilevazioni, mentre dopo il 1885 le affiderà ai suoi
assistenti.
1893 – L’8 settembre, don Luigi Marsili muore a 86 anni
compiuti. Le osservazioni pluviometriche e quelle per il servizio dei
temporali proseguono, con qualche lacuna, fino ad interrompersi nel
dicembre 1900.
Tra il 1901 e il 1920, funzionerà nella Lunigiana interna solamente la
stazione meteorica di Bagnone, sede dell’omonimo comune, circa dieci
km in linea d’aria a SE di Pontremoli.
1920 – Con l’organizzazione del Servizio Idrografico, riprende
la misura delle precipitazioni in alcune località del bacino del fiume
Magra. La Sezione da cui dipendono le stazioni lunigianesi è quella di
Pisa (bacini liguri-toscani), poi quella di Genova dal 1932 in poi. A
Pontremoli, si assume l’incarico delle osservazioni il rettore del
Seminario Vescovile, Mons. Enrico Casini.
1928, aprile – Il semplice pluviometro a lettura diretta viene
affiancato da un pluviografo. Inizia anche la serie di letture
termometriche, ma nei primi anni il termometro non risulta fosse al
riparo della capannina: più probabilmente si trovava nel vano esterno
di una finestra esposta a Nord.
1933, 30 agosto – Il pluviografo si trova nell’orto del
Seminario, vicino al pozzo; all’interno della cabina, con pareti a
persiana ma metallica e non dipinta di bianco, viene posto anche il
termometro. Rispetto alla posizione precedente, ad un lieve calo delle
temperature minime si contrappone un inevitabile, sensibile aumento
delle temperature massime, specie nelle giornate di sole. La
costruzione del nuovo edificio del Liceo negli anni successivi chiude
ulteriormente il sito di misura, fortunatamente senza pregiudicare la
misura delle precipitazioni.
1955, aprile – Mons. Casini continua le osservazioni
termo-pluviometriche fino a pochi giorni prima della morte: la sua
grafia è ormai poco chiara e malsicura, ma neppure nel periodo più
turbolento della guerra di liberazione ha tralasciato di controllare
gli strumenti ogni mattina alle ore 9.
1955-57 – Alcuni sacerdoti si alternano nel compito di
osservatore idrografico, mentre alla SS. Annunziata, sobborgo
all’ingresso sud di Pontremoli, il 16 aprile 1956 entra in funzione la
stazione impiantata presso la casa del sig. Angelo Arrighi. Le
osservazioni concomitanti nei due siti proseguono fino a tutto il
marzo 1957, quando la stazione del Seminario viene smantellata.
1966, dicembre – Dopo decenni di letture termometriche solo
dirette, la stazione della SS. Annunziata viene dotata di un
termografo.
1980 – Maurizio Ratti inizia saltuarie osservazioni
meteorologiche presso la sua abitazione nella zona NW di Verdeno; i
rilievi di questa stazione amatoriale divengono sistematici il 9
ottobre 1981. In molti casi, negli anni successivi, serviranno a
coprire lacune nella serie storica continuata alla SS Annunziata, che
si interrompe dalla fine del 1985 a tutto il 1987, e che nel 1995
viene trasferita lungo il fiume Magra tra S. Pietro e Groppomontone.
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1994 – L’Ufficio Centrale di Ecologia Agraria (UCEA), della cui
rete di stazioni meteorologiche fa parte, dal 1990, anche quella di
Pontremoli-Verdeno, decide di dotarla di pluviografo, anemografo ed
eliofanografo.
La stazione si trasferisce in Via Roma; anemografo ed eliofanografo
vengono installati sulla torretta a terrazza del Seminario Vescovile.
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