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RIVISTA DI METEOROLOGIA, CLIMA E GHIACCIAI
  

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L'INVERNO 2015-16 SULLE ALPI OCCIDENTALI
VISTO DALLE "SNOWCAM":
NEVE IN PARZIALE RECUPERO DOPO LA SICCITA'

19 maggio 2016, SMI/Redazione Nimbus

Da alcuni anni la Società Meteorologica Italiana sta utilizzando delle webcam ("snowcam") installate grazie ai fondi "5 per mille", puntate su aste nivometriche per il monitoraggio a distanza dell'altezza della neve in località a varie quote delle Alpi piemontesi e valdostane.

Questi apparecchi consentono di sopperire alla recente cessazione del presidio umano presso osservatori meteorologici storici, con rischio di perdita di continuità di serie di dati quasi secolari, come nel caso di Gressoney-D'Ejola, del Lago Moncenisio e di Domodossola, oppure per acquisire informazioni nivometriche da zone glaciali remote, mai monitorate con continuità in precedenza (ghiacciaio Ciardoney).

La lettura delle immagini viene al momento eseguita quotidianamente "a vista" da un operatore, ma grazie a CSP Innovazione nelle ICT (Torino) è in corso la sperimentazione di lettori ottici in grado di restituire automaticamente i valori di altezza della neve al suolo.

Il campetto meteorologico e l'asta nivometrica dell'osservatorio di Gressoney-D'Ejola (1850 m, Monte Rosa) sotto l'intensa nevicata tardiva del 1° maggio 2016, che ha scaricato 50 cm di neve fresca in circa 15 ore sul suolo che si era ormai spogliato del manto invernale fin dal 20 aprile. Questa spessa coltre tuttavia fonderà completamente entro le successive 48 ore.

A seconda delle installazioni la precisione di lettura è compresa tra 1 cm (Gressoney, Domodossola) e 5 cm (Moncenisio, Ciardoney), compatibile con le esigenze climatologiche, e paragonabile a quanto nei medesimi siti di potrebbe ottenere con una osservazione diretta sul posto (peraltro in alta quota l'azione del vento sul manto nevoso, con frequente formazione di accumuli ed erosioni, rende comunque scarsamente significative letture con precisione
< 5 cm).

Date le centinaia di webcam collocate lungo le Alpi, per lo più a fini turistici, riteniamo che applicando diffusamente questo metodo esista un grande potenziale di miglioramento della conoscenza delle condizioni nivometriche, sia in tempo reale per la gestione operativa di diverse attività economiche e di protezione civile, sia a fini climatologici, purché vengano selezionati contesti adeguati a misure affidabili.

Giunti al termine dell'inverno alpino 2015-16, ecco dunque una sintesi dell'andamento nivometrico della stagione a:

Domodossola - Collegio Rosmini (277 m)
Gressoney - D'Ejola (Monte Rosa, 1850 m)
Lago Moncenisio (Val Susa-Haute Maurienne, 2000 m)
Ghiacciaio Ciardoney (Gran Paradiso - Val Soana, 2850 m)

Nel complesso, l'inverno 2015-16 è stato caratterizzato inizialmente da anomala mitezza e siccità straordinaria fino a gennaio, come già descritto in questo articolo, poi da una ripresa di precipitazioni che hanno permesso un recupero almeno parziale del grave deficit pluvio-nivometrico tra febbraio e marzo, dunque precoce e rapida fusione in aprile, interrottasi alle alte quote tra fine aprile e metà maggio al ritorno di temperature lievemente sotto media.

Confronto tra gli spessori giornalieri del manto nevoso al suolo a diverse quote (letture h 08): del tutto marginale ed effimera la presenza della neve sotto i 1000 m sul Piemonte centro-settentrionale (massimo di appena 8 cm il 6 marzo 2016 a Domodossola), e più significativa solo nelle stazioni montane a partire da gennaio 2016. Si notino i valori omogenei tra i 1800 e i 2800 m nel cuore dell'inverno, a differenza di autunno e primavera, stagioni in cui solitamente spiccano le quantità più elevate alle quote glaciali, dove solo pochi giorni fa si sono raggiungi i massimi spessori (225 cm al ghiacciaio Ciardoney), mentre alle stazioni ad altitudine inferiore è già avvenuta la completa fusione primaverile.
 

Riepilogo delle quantità totali di neve fresca caduta tra il 1° settembre 2015 e il 19 maggio 2016 (i valori giornalieri sono calcolati per differenza tra gli spessori totali di neve al suolo osservati in giorni consecutivi). In tutte le stazioni, nonostante la ripresa di nevicate a metà - fine inverno, la stagione 2015-16 è stata deficitaria rispetto alla media 1981-2010 (per il Ciardoney tuttavia non è disponibile il confronto storico).
 

Domodossola - Collegio Rosmini: andamento giornaliero spessore neve al suolo nell'inverno 2015-16, confronto con la media 1981-2010
e i massimi dell'intera serie disponibile.
Numero giorni con neve al suolo: 7 (media 1981-2010: 23 giorni)
Massimo spessore: 8 cm (6 marzo 2016)
 

Domodossola - Collegio Rosmini: quantità di neve fresca giornaliera nell'inverno 2015-16, e curva della cumulata confrontata con la media 1981-2010.
Totale neve fresca: 11 cm (media 1981-2010: 42 cm, -74%)
Giorni con nevicata
(almeno 1 cm): 5 (media 1981-2010: 5 giorni)
Nevicata più copiosa in un giorno (h 08 -08): 7 cm (6 marzo 2016)
 

Gressoney - D'Ejola: andamento giornaliero spessore neve al suolo nell'inverno 2015-16, confronto con la media 1981-2010
e i massimi dell'intera serie disponibile.
Numero giorni con neve al suolo: 123 (media 1981-2010: 167 giorni)
Massimo spessore: 115 cm (29 febbraio 2016)


Gressoney-D'Ejola: quantità di neve fresca giornaliera nell'inverno 2015-16, e curva della cumulata confrontata con la media 1981-2010.
Totale neve fresca: 307 cm (media 1981-2010: 398 cm, -23%)
Giorni con nevicata
(almeno 1 cm): 27 (media 1981-2010: 31 giorni)
Nevicata più copiosa in un giorno (h 08 -08): 50 cm (1° maggio 2016)


Lago Moncenisio: andamento giornaliero spessore neve al suolo nell'inverno 2015-16, confronto con la media 1981-2010
e i massimi dell'intera serie disponibile.
Numero giorni con neve al suolo: 145 (media 1981-2010: 183 giorni)
Massimo spessore: 120 cm (5 marzo 2016)
 

Lago Moncenisio: quantità di neve fresca giornaliera nell'inverno 2015-16, e curva della cumulata confrontata con la media 1981-2010.
Totale neve fresca: 268 cm (media 1981-2010: 323 cm, -17%)
Giorni con nevicata
(almeno 1 cm): 31 (media 1981-2010: 35 giorni)
Nevicata più copiosa in un giorno (h 08 -08): 25 cm (12 gennaio 2016)
 

Ghiacciaio Ciardoney: andamento giornaliero spessore neve al suolo nell'inverno 2015-16, confrontato con le tre stagioni precedenti
(non sono disponibili dati per periodi anteriori).
Dopo i primi apporti, anche consistenti, di ottobre 2015 (altezza neve al suolo di 70 cm il giorno 4), il manto nevoso è rimasto scarso, pressoché sempre inferiore a 100 cm, per gran parte dell'inverno, e solo le perturbazioni primaverili hanno determinato accumuli significativi che hanno riportato la
situazione attuale (19 maggio) a livelli paragonabili
a quella degli anni scorsi in questo periodo
.
Il massimo spessore (225 cm) si è raggiunto il 12 maggio 2016, e alla quota di 2850 m la stagione nevosa non è ancora conclusa.
 

Ghiacciaio Ciardoney: quantità di neve fresca giornaliera e cumulata nell'inverno 2015-16. Totale provvisorio (stagione non ancora conclusa) di
726 cm caduti in 44 giorni con nevicata.



Ringraziamenti

Domodossola
Al CNR-ISE di Verbania, in particolare a Dario Manca, e a don Andrea Gobber (Collegio Rosmini) per il supporto tecnico-logistico.

Gressoney-D'Ejola
Alla famiglia Monterin, per aver consentito la posa di nuove apparecchiature e la prosecuzione delle osservazioni.
Al Centro Funzionale della Regione Autonoma Valle d'Aosta, per aver creduto nell'importanza del mantenimento delle misure storiche e per l'installazione di nuovi strumenti.
A Michele Freppaz (Università di Torino, Laboratorio Neve e Suoli Alpini) per il supporto operativo alla logistica e alle misure sul campo.

Moncenisio
A CSP-Innovazione nelle ICT (Torino) per l'installazione e la gestione dell'apparato di trasmissione satellitare.
Al personale amministrativo e tecnico EDF (Eléctricité de France) per aver consentito l'installazione della snowcam e per l'assistenza nella gestione degli apparati in occasione di avarie.

Ghiacciaio Ciardoney
A CSP-Innovazione nelle ICT (Torino) per l'installazione e la gestione dell'apparato di trasmissione radio.
A IREN Energia - Torino per l'assistenza logistica durante le missioni di manutenzione alla stazione meteorologica e alla snowcam.


Se vuoi che le "snowcam" per osservare la neve continuino a funzionare
devolvi il tuo 5 per mille alla SMI Onlus!

 


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