Il
caldo estremo del 18-20 luglio 2023 è stato seguito da un
ritorno a temperature più ordinarie al Centro e soprattutto al Nord
Italia (benché con temporali e grandinate rovinosi).
Invece tra la Sardegna e il Sud, dopo una modesta flessione tra
venerdì 21 e sabato 22 luglio 2023, una nuova e ancora più intensa
avvezione di aria nord-africana estremamente calda (con isoterma
di +30 °C alla superficie isobarica di 850 hPa, circa 1600 m di quota
in libera atmosfera, al di sopra delle isole) ha caratterizzato i
giorni tra domenica 23 e martedì 25 luglio, quando in queste zone
si è raggiunto l'apice della lunga e storica ondata di calore
iniziata a metà mese.
Numerosi record di temperatura massima sono stati stabiliti in
serie di misura anche di 70-80 anni di lunghezza, superando talora di
ben 2-3 °C i primati precedenti.

Carta delle temperature massime registrate lunedì 24 luglio 2023 dalle
stazioni della
rete Meteonetwork e del
progetto
Mistral. In viola le aree a oltre
42 °C, con nuclei > 44 °C in Sicilia e Sardegna.
Queste
cartografie sono, a nostra conoscenza, gli unici prodotti
disponibili al pubblico per conoscere in tempo reale la distribuzione
e le anomalie dei principali parametri meteorologici a scala nazionale
in Italia (a livello istantaneo e in aggregazione giornaliera, ma
anche
decadale, mensile, stagionale e annuo), diffuse gratuitamente non
da un ente governativo, ma da un'associazione.
I dati provengono in parte da stazioni amatoriali, tuttavia collocate
seguendo
il più possibile gli standard internazionali.

Carta delle temperature massime registrate lunedì 24 luglio 2023 in
Sicilia
dalle stazioni della rete agrometeorologica
SIAS
(tutte collocate in ambiente rurale). Il valore più elevato è
costituito dai 47,8 °C di Siracusa-Floridia, rimasto tuttavia
inferiore di 1 °C ai
48,8 °C dell'11 agosto 2021,
appena
convalidati dall'Organizzazione Meteorologica Mondiale come
record di caldo europeo.
Ecco alcuni tra gli ulteriori record di temperatura massima
(assoluti, ovvero non solo per luglio ma per qualunque mese
dell'anno), stabiliti per lo più in località sui versanti
nord-orientali e orientali di Sicilia, Sardegna e Calabria, soggette
al riscaldamento favonico (foehn) dell'aria già caldissima
trasportata dal libeccio.
Lunedì 24 luglio
48,2 °C Jerzu e Lotzorai, entrambe località in
provincia di Nuoro (Arpa
Sardegna/Rete Unica Regionale), nuovi primati per l'intera
regione e per qualunque mese dell'anno.
47,2 °C Noto, Siracusa (rete
SIAS),
supera i 46,1 °C dell'11 agosto 2021 (serie dal 2002). Questa è solo
una delle ventuno stazioni SIAS ad aver stabilito, nella giornata del
24 luglio, dei nuovi record assoluti in almeno vent'anni di misure.
47,4 °C Olbia-aeroporto (rete
AM-ENAV), supera
di gran lunga i 43,0 °C del primato stabilito pochi giorni prima, il
19 luglio 2023 (serie dal 1969).
Si tratta altresì del valore più elevato tra le serie storiche
della rete del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare
(di lunghezza per lo più compresa tra 50 e 80 anni), battendo i 47,0
°C del 25 giugno 2007 a Foggia-Amendola.
47,0 °C Palermo-osservatorio "Vaiana" (INAF),
supera i 44,6 °C del 10 agosto 1999 e del 25 giugno 2007 (serie
digitalizzata dal 1865).
46,8 °C Decimomannu, Cagliari (rete
AM), nuovamente
battuto il record assoluto di 46,2 °C del 19 luglio 2023. che a sua
volta superava i 45,0 °C del 24 luglio 2009 (serie dal 1961).
45,4 °C Capo Bellavista, Nuoro (rete
AM), supera
ampiamente i 42,0 °C del 25 giugno 1982 (serie dal 1946).
44,6 °C Cagliari-Elmas (rete
AM-ENAV), supera i
43,6 °C del 22 luglio 1983 (serie dal 1946).
43,0 °C Ustica, Palermo (AM),
supera di gran lunga il primato di 41,0 °C appena stabilito il giorno
prima, che a sua volta batteva i 39,4 °C del 23 luglio 2007 (serie dal 1946).

La stazione meteorologica automatica sulla terrazza dell'osservatorio
astronomico INAF di Palermo - Palazzo Reale o dei Normanni (al cui
rinnovamento ha partecipato anche la Società Meteorologica Italiana)
ha registrato 47,0 °C il 24 luglio 2023, superando i 44,6 °C del 10
agosto 1999 e del 25 giugno 2007.
Superati anche i valori di un'altra giornata straordinaria di un
passato più lontano, il 29 agosto 1885, quando si misurarono 44,0 °C
nella stessa sede
ma anche 45,5 °C nel giardino dell'altro osservatorio di
Palermo-Valverde, distante circa 1 km (dato che in seguito venne
erroneamente trascritto in 48,5 °C o perfino 49 °C in alcune fonti, e
per lungo tempo tramandato come record italiano generando confusione).
L'osservatorio di Palazzo dei
Normanni (le cui misure meteorologiche sono cominciate nel 1790 e a
oggi sono state informatizzate per il periodo dal 1865 in poi) nel
2020 è stato nominato
Centennial Observing Station dall'Organizzazione Meteorologica
Mondiale, in ragione della sua attività ultracentenaria e del
rilevante patrimonio storico-scientifico che custodisce.
Leggi il
comunicato stampa sul record
diramato dall'INAF - Istituto Nazionale di Astrofisica.
Dati in tempo reale della stazione meteorologica.
Martedì
25 luglio
Mentre il maestrale incalza da Nord-Ovest
permettendo un primo calo delle temperature a partire dalla Sardegna
nord-occidentale, dopo una notte soffocante (con minime che non sono
scese sotto i 37 °C a Palermo!) prosegue ancora il caldo
straordinario tra la Sicilia e l'estremo Sud peninsulare.
Vasti incendi si sviluppano in diverse zone dell'isola,
interessando anche Palermo e il cimitero di Santa Maria di Gesù, al
margine meridionale della città; temporanea chiusura dell'aeroporto di
Punta Raisi, tre vittime nella provincia, due operai forestali
seriamente ustionati e ricoverati in ospedale. Distrutto dalle fiamme
l'autogrill Tindari lungo l'autostrada Palermo-Messina.
Temperatura massima di 46,6 °C Bovalino Marina,
Reggio Calabria (rete
Arpa Calabria -
Centro Funzionale Multirischi), probabile nuovo primato
regionale per la Calabria, in corso di verifica.
45,7 °C Catania (rete
SIAS),
nuovamente superati i primati assoluti di 45,0 °C e 45,5 °C appena
stabiliti il 22 e 24 luglio 2023 (serie dal 2002). A loro volta,
questi superavano i 44,4 °C del 10 agosto 2021.
Il
SIAS
segnala che, dall'inizio dell'ondata di caldo, sono state ben 36 su
96 le stazioni della propria rete agrometeorologica che hanno
stabilito un nuovo record assoluto di temperatura massima
dall'inizio delle misure nel 2002.
42,7 °C Lamezia Terme (rete
AM-ENAV), nuovo
record assoluto (serie dal 1960).
Tra mercoledì 26 e giovedì 27 luglio la propagazione da
Nord di aria più fresca determinerà finalmente anche al Meridione la
fine di questa ondata di calore che, per le regioni tra la
Sardegna e il Sud Italia, ha assunto caratteristiche eccezionali
per intensità e durata combinate.
Ondate di caldo impossibili da
osservare
senza riscaldamento globale antropogenico
Il gruppo di ricerca internazionale
World Weather Attribution ha appena pubblicato uno
studio di attribuzione (articolo "Extreme heat in North
America,
Europe and China in July 2023 made much more likely by climate change")
per valutare il ruolo del riscaldamento globale antropogenico nelle
molteplici ondate di calore estremo in corso in queste settimane
nell'emisfero settentrionale (in particolare negli Stati Uniti, in
Europa e in Cina).
Tra i risultati emerge che un caldo come quello di
luglio 2023 "sarebbe stato virtualmente impossibile da
registrare tra Stati Uniti e Messico e in Europa meridionale,
se gli umani non avessero riscaldato il pianeta bruciando combustibili
fossili".
Nel clima attuale già pesantemente condizionato dal
disequilibrio radiativo terrestre dovuto all'incremento dei gas serra
nell'aria, un'ondata di caldo come quella in corso nel Mediterraneo si
stima abbia un tempo di ritorno decennale, e senza l'incremento
dell'effetto-serra ondate di calore di pari probabilità di accadimento
sarebbero 2,5 °C più "fresche".

Medie delle temperature massime
giornaliere del periodo 12-18 luglio 2023 tra Europa meridionale e
Nord Africa (a sinistra) e relative anomalie rispetto al periodo
1950-2023 (a destra), prossime a +10 °C in Sardegna
(Fonte:
Zachariah et al., 2023).
Quotidiane ed eccezionali tempeste
di vento e grandine al Nord Italia
Al Nord Italia, al margine settentrionale
dell'anticiclone - laddove sono più accesi i gradienti
termo-igrometrici con il flusso di aria atlantica più fresca
sull'Europa centrale - con cadenza pressoché quotidiana si sono
sviluppati violenti sistemi temporaleschi in rapido trasferimento da
Ovest a Est, che talora hanno percorso in poche ore l'intera Pianura
padano-veneta producendo danni gravi ed estesi per vento e grandine
grossa, frequentemente con diametri di 5-10 cm e oltre, numerosi
feriti e anche due vittime colpite da alberi caduti (il 24
luglio a Lissone, in Brianza, e il 25 luglio a Corteno Golgi, in Val
Camonica).
Inoltre le supercelle temporalesche hanno prodotto due tornado,
uno ben avvistato nel tardo mattino di venerdì 21 luglio a Cernusco
sul Naviglio (Milano), l'altro - con effetti distruttivi - nel
pomeriggio di sabato 22 tra Voltana e Alfonsine (Ravenna), il
cui passaggio è stato dedotto con ragionevole certezza dagli effetti
al suolo (rilievi sul campo e analisi meteorologica di Pierluigi Randi
e Roberto Ghiselli, tecnici meteorologi WMO ed esperti di temporali
severi).


Distruzione di tetti, pannelli
fotovoltaici e facciate di edifici a Mortegliano (Udine) a causa della
tempesta di grandine della notte tra il 24 e il 25 luglio 2023 (via
pagina Facebook
Protezione Civile Regione Friuli-Venezia Giulia).
Ecco un sintetico elenco degli episodi più
appariscenti, senza pretesa di completezza e dettaglio.
- Mercoledì 19 luglio, tarda serata: grandinate
con chicchi fino a 10 cm di diametro hanno provocato la distruzione di
auto, tetti e pannelli solari, oltre a un centinaio di feriti nelle
province di Treviso, Vicenza, Padova e Venezia.
- Venerdì 21 luglio: grandine grossa al mattino
nel Mantovano, poi un altro violento sistema temporalesco ha
attraversato tutto il Nord Italia dal Piemonte al Friuli-Venezia
Giulia con venti forti e grandine di grandi dimensioni. Il Milanese è
stato gravemente colpito, un tornado a Cernusco sul Naviglio (Milano);
un uomo ferito da un fulmine a Verona.
- Notte tra venerdì 21 e sabato 22 luglio:
grandine grossa nel Polesine.
- Sabato 22 luglio, pomeriggio: tempesta di
vento e grandine tra le più intense e devastanti da decenni in
Romagna; raffiche a 129 km/h ad Alfonsine (Ravenna), effetti rovinosi
su edifici, automobili, coltivazioni e linee dell'alta tensione. Poco
prima, grandine gigante anche nei pressi di Ferrara (10 cm di
diametro). Passaggio di un tornado tra Voltana e Alfonsine, zona più
funestata.
- Lunedì 24 luglio, primo pomeriggio: tempesta
di vento e grandine su Milano e la Brianza, molti danni agli edifici a
Seregno e Monza (qui anche interruzione della circolazione
ferroviaria), una donna morta a Lissone per la caduta di un albero.
- Notte tra lunedì 24 e martedì 25 luglio: violentissimi
temporali attraversano in poche ore tutto il Nord Italia, dal Piemonte al Friuli-Venezia Giulia
(con velocità di traslazione da Ovest a Est dell'ordine di 100 km/h), ingenti danni per la seconda volta in meno di
24 ore a Milano e dintorni; enormi chicchi di grandine nel
Bresciano (diametri fino a 8-10 cm a Rezzato, cintura Est di Brescia)
e nel Mantovano, ma soprattutto in Friuli, uno dei quali, di
forma ellissoidale con lato maggiore di 19 cm e di massa stimata
intorno al chilogrammo, è stato
rinvenuto ad Azzano Decimo (Pordenone), e risulterebbe il
più grande mai documentato in Europa secondo i data base dell'ESSL
- European Severe Storm Laboratory.
Una ragazza di 16 anni muore in Valle Camonica (Brescia) per la caduta
di un albero nella sua tenda da campeggio.
Gravemente colpita nella notte intorno alle ore 4 anche Crema e
dintorni, dove al mattino è stato rivenuto e pesato un
altro chicco, in questo caso sferico, di 980 grammi,
probabilmente superiore a 1 kg al momento della caduta alcune ore
prima.


Descrizione del chicco di grandine
gigante di Azzano Decimo (Pordenone)
sulla
pagina Facebook dell'European Severe Storm Laboratory.
Stabilire una relazione con i cambiamenti climatici nel
caso di fenomeni localizzati e di breve durata come quelli
temporaleschi è piuttosto difficile.
Tuttavia:
1) Una sequenza di episodi estremi di tale
insistenza, estensione e intensità è davvero straordinaria per il Nord
Italia.
2) Il caldo estremamente umido nei bassi strati della
troposfera (punti di rugiada anche di 27-28 °C in Pianura
padano-veneta nei giorni precedenti, condizioni sempre più frequenti
man mano che terre e mari si riscaldano) e i forti contrasti
termo-igrometrici tra il rovente anticiclone mediterraneo e l'aria
atlantica più fresca a Nord delle Alpi hanno di certo contribuito a
generare un ambiente termodinamicamente favorevole allo sviluppo di
tempeste così violente.

Secondo le analisi dell'European
Severe Storm Laboratory in molte zone d'Europa, ma soprattutto al
Nord Italia, sono in aumento gli episodi di grandine di grosse
dimensioni.
Grazie...
alla direzione e allo staff dell'Osservatorio
astronomico di Palermo, a Michele Brunetti del
CNR-ISAC di
Bologna e a Gennaro Di Napoli (SMI) per i confronti storici e
le riflessioni sul record di caldo del capoluogo siciliano.
Devolvi il 5 per mille alla SMI!
Sosterrai
le ricerche su scienze dell'atmosfera, clima e ghiacciai,
e la salvaguardia degli osservatori meteorologici storici

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