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 Arcobaleni e fenomeni ottici
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21 FEBBRAIO 2021, MIRAGGIO SULLE ALPI CENTRALI
di Riccardo Scotti

Domenica 21 febbraio, guardando a Ovest dal M. Combana (2327 m, Orobie Valtellinesi), si è osservato un miraggio, fenomeno ottico che comporta la curvatura dei raggi luminosi i quali - in direzione dell'osservatore - passano attraverso strati d'aria a differente temperatura, densità e indice di rifrazione. In centro all'orizzonte il Cervino e, più in basso, si notano i versanti delle montagne ossolane come deformati e riflessi superiormente lungo una fascia al contatto tra l'aria fresca, umida e caliginosa (densa) che giace sul Ceresio e il Verbano sotto i 2000 m circa, e quella più tiepida (meno densa), secca e limpida al di sopra. Il radiosondaggio di Milano-Linate conferma alle ore 13 locali la presenza di uno strato di inversione tra i 1900 e 2300 m.
 
"SPETTRO DI BROCKEN" SULLA GRIGNA SETTENTRIONALE (LECCO)
di Claudio Puppi

Verso il tramonto del 16 maggio 2017, come di consueto nelle giornate di fine primavera ed estate, l'atmosfera sulle pendici delle Prealpi lombarde è nebbiosa. Infatti, nonostante la situazione anticiclonica, il forte riscaldamento della Pianura Padana (27 °C a Milano) attiva brezze termiche di valle che risalgono i versanti montuosi e trasportano vapore acqueo che condensa in folte nubi cumuliformi. Il versante Sud-Ovest della Grigna Settentrionale (2410 m) è dunque avvolto dai cumuli, ma durante una breve schiarita si rende visibile il fenomeno della «gloria» o «Spettro di Brocken», alone iridescente intorno all'ombra degli osservatori proiettata sulla nebbia, generato dalla diffrazione della luce solare da parte delle goccioline d'acqua in sospensione nell'atmosfera.
 
TEMPORALE E ARCOBALENO A VILLASTELLONE (TORINO)
di Marco Mereu

Luglio 2016 si è chiuso con una sera temporalesca in Piemonte, all'arrivo di una massa d'aria atlantica più fresca e instabile. Nel tardo pomeriggio numerosi temporali si sono propagati dalle Alpi alle pianure tra Cuneo, Torino e il Canavese, rovesciando fino a 63 mm d'acqua a Carmagnola. Passati i rovesci, gli ultimi raggi di sole al tramonto hanno dato luogo a un bell'arcobaleno doppio a Villastellone, 15 km a Sud-Est di Torino.
 
ARCOBALENO SULL'EPOREDIESE (TORINO)
di Gabriele Viretto

Nelle mattine favoniche, con il sole che sorge a Est nell'aria limpida e il «muro del föhn» con piovaschi a Ovest, sulle Alpi, accade di osservare arcobaleni, ma quello del 6 novembre 2013 è stato avvistato ovunque tra le basse valli alpine occidentali e le pianure pedemontane del Piemonte. A Burolo, presso Ivrea (TO), il fenomeno è stato particolarmente appariscente, qui ripreso verso l'imbocco della Valle d'Aosta. Nelle ore seguenti le temperature sono salite a livelli insoliti per inizio novembre, 23-24 °C nei fondovalle a quote di 300-500 m.
 

«SPETTRO DI BROCKEN» SUL ROCCIAMELONE
di Stefano Corgnati

Nel tardo pomeriggio del 9 agosto 2013 sulle Alpi occidentali l'aria è tersa dopo il passaggio frontale atlantico che il giorno precedente ha portato violenti temporali, interrompendo l'ondata di calura in atto da una settimana. Tuttavia, in regime di venti settentrionali, banchi nuvolosi si attardano sulle creste di confine, mentre a fondovalle soffia il föhn. La vetta del Rocciamelone (3538 m, tra Valle di Susa, Valli di Lanzo e Savoia) si trova proprio al margine tra il sereno e il «muro del föhn», con il sole calante tra sbuffi di nebbia su cui si rende visibile un bel caso di «gloria» o «Spettro di Brocken», alone iridescente intorno all'ombra dell'osservatore proiettata sulla nebbia, generato dalla diffrazione della luce solare da parte delle goccioline d'acqua in sospensione nell'atmosfera.
 

ALONE SOLARE IN PIEMONTE
di Andrea Brogiato

Nel primo pomeriggio di domenica 2 giugno 2013, da molte località del Piemonte, soprattutto tra Torinese, Pinerolese e Valle di Susa, è stato avvistato un alone solare iridescente di inconsueta persistenza, notato da una moltitudine di nostri lettori. Questo fenomeno ottico, assolutamente naturale e spesso confuso con un arcobaleno, è generato dalla riflessione e rifrazione della luce solare da parte dei cristalli di ghiaccio che compongono sottili nubi d'alta quota come i cirri e i cirrostrati (circa 8.000 - 10.000 m). Ecco un'immagine scattata in bassa Val di Susa, tra le molte pervenute in redazione.
 

SPETTRO DI BROCKEN AL MONTE ROSA
di Roberto Cilenti

Il 5 ottobre 2012, in situazione anticiclonica ma con moderato afflusso di aria umida mediterranea nei bassi strati atmosferici, il versante valsesiano del Colle Zube (2874 m, Monte Rosa) è immerso nella nebbia. Sul lato valdostano - più asciutto - splende invece il sole, che proietta l'ombra iridescente del fotografo sullo strato nebbioso determinando l'inconsueto fenomeno ottico dello "spettro di Brocken" o "gloria". Il nome deriva dal Monte Brocken (1142 m, Germania centrale), dove viene frequentemente osservato, ma lo si può riscontrare in ogni catena montuosa, quando ci si trova - al mattino o alla sera - al margine di banchi nebbiosi.
 

ARCOBALENO DOPPIO SULLE COLLINE BOLOGNESI
di Giancarlo Anfossi

Entro le spire della depressione Lucia, la forte instabilità atmosferica porta temporali su Bologna e dintorni nel tardo pomeriggio del 15 aprile 2012.

ARCOBALENO DOPPIO A BRUSSON (AO)
di Giancarlo Pastore
Arcobaleno doppio ripreso la sera del 10.07.2011 dopo il forte temporale del tardo pomeriggio.

ARCOBALENO DOPPIO SUL MURO DEL FÖHN
Susa, fraz. Polveriera (TO),  2 marzo 2007
foto di Laura BAR
Ill 2 marzo anche in Val Susa le nubi di stau hanno prodotto un bellissimo arcobaleno, questa volta doppio. Il fenomeno era visibile fin dall'ingresso della valle, anche se in maniera meno pronunciata.

 

ARCOBALENO SUL MURO DEL FÖHN
Luserna San Giovanni (TO), alle 8.30 del 2 marzo 2007
foto di Giorgio GILARDO
Il föhn ha ripreso a soffiare sulle Alpi occidentali. In pianura il cielo è sereno e l'aria limpida, nelle valli alpine c'è bufera di vento e, verso il confine, deboli precipitazioni. In Val Chisone questa mattina i raggi obliqui del sole hanno prodotto un debole arcobaleno rifrangendosi sulle goccioline delle nubi dello stau.

CHE COSA C'E' AI PIEDI DELL'ARCOBALENO?
Alvaro e Maria Teresa
Fotografia scattata a Cuneo dal balcone di casa durante il temporale del 16 luglio 2001, ore 20.00 circa.

CUMULONIMBUS CON ARCOBALENO
Andrea Gagliardi
Questa foto è stata da me scattata a Pescara a fine Agosto 1999(ore 15 circa).

In quel momento era presente una notevole attività convettiva che ha determinato la formazione di questo cumulonembo.(2 giorni prima era passato un veloce fronte freddo)

Notate il frammento di arcobaleno visibile sotto il rovescio temporalesco.
 

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