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ESTATE 2019: TRA LE PIU' CALDE
DA SECOLI AL NORD ITALIA

Daniele Cat Berro - SMI Redazione Nimbus
3 settembre 2019

 

L'estate 2019 si aggiunge all'elenco delle stagioni recenti straordinariamente calde, in Italia come su buona parte d'Europa.

Dopo un maggio temporaneamente fresco, nel trimestre hanno prevalso anticicloni subtropicali, soprattutto in giugno e in agosto sul settore centro-orientale del continente, e in luglio su quello occidentale.

Ondate di calura estrema si sono verificate a fine giugno e a fine luglio 2019, con particolare intensità tra Francia, Regno Unito e Mitteleuropa.
 

Ghiacciaio occidentale di Presena, presso il Passo del Tonale, il 9 agosto 2019:
con teli plastici si tenta di proteggere neve e ghiaccio presso le piste di sci estivo dall'intensa fusione della seconda (talora terza, come a Bolzano) estate più calda in un paio di secoli sulle Alpi centro-orientali.
Un metodo praticato dal 2009 su questo ghiacciaio: si nota la porzione coperta, in rilievo di svariati metri rispetto a quella circostante non protetta e soggetta a intensa fusione e abbassamento della superficie glaciale.
E' una soluzione tuttavia costosa, fonte di rifiuti di difficile smaltimento, e che ovviamente - poiché non applicabile su larga scala - non può risolvere alla radice il problema della massiccia deglaciazione alpina
(foto Milos Lago).
 

Nell'insieme della stagione (1° giugno-31 agosto 2019) le anomalie positive di geopotenziale a 500 hPa sono state più marcate (con forti alte pressioni e aria calda in quota, a circa 5700 metri) in un'area che va dalla Germania, alla Polonia, all'Ungheria e al Nord-Est italiano, dove infatti si sono registrate anche le anomalie di temperatura più marcate.

Anomalie del geopotenziale alla superficie isobarica di 500 hPa
(circa 5700 m di quota) nel trimestre giugno-agosto 2019 in Europa.
Come evidenziato dal colore arancione, gli anticicloni in quota hanno insistito
più del solito sull'Europa centro-orientale, includendo anche il Centro-Nord Italia e in particolare il Nord-Est.


La stagione è stata seconda tra le più calde in Austria (anomalia +2,7 °C rispetto al 1981-2010, a un soffio dall’episodio storico del 2003) nonché in Svizzera (oltre +2 °C, pressoché pari merito con i casi del 2015, 2017 e 2018). Terza in Germania (+2,1 °C) e in Francia (+1,7 °C), dietro alle estati 2003 e 2018.

Situazione simile in Italia settentrionale: il Nord-Est, più vicino alla zona di maggiore presenza degli anticicloni, ha vissuto la seconda estate più rovente dopo quella del 2003, come segnala ARPA Veneto.

Solo un po' meno eccezionale il posizionamento della stagione al Nord-Ovest e sull'Appennino settentrionale.

Terza estate più calda a:
Moncalieri - Collegio Carlo Alberto (anomalia +2,3 °C da 1981-2010),
dopo i casi del 2003 e 2017, pari merito con l'estate 2015;
Pontremoli (+1,7 °C), dopo 2003 e 2015, pressoché pari merito con 2012, 2017 e 2018.

Quarta più calda a:
Modena - Osservatorio Geofisico (anomalia +2,6 °C), dopo i casi del 2003, 2012 e 2017, e pari merito con l'estate 2015.

Quinta più calda a:
Torino-centro (+1,8 °C), dopo 2003, 2015, 2017, 2018;
Parma-Piazzale Santa Croce (+2,0 °C), dopo 2003, 2017, 2012 e 2015.

Meno anomala l'estate nel Regno Unito: calda sì (+0,8 °C), ma nel suo complesso "solo" dodicesima dal 1910, nonostante la punta record giornaliera del 25 luglio (38,7 °C a Cambridge, nuovo primato di temperatura massima per il Regno Unito).

      

Serie delle temperature medie estive all'osservatorio di Moncalieri:
terza estate più calda dal 1864 (Tmed 26,2 °C, scarto +2,3 °C da 1981-2010), pari merito con la stagione 2015.
 

Serie delle temperature medie estive all'Osservatorio Geofisico di Modena:
quarta estate più calda dal 1861 (Tmed 26,9 °C, scarto +2,6 °C da 1981-2010), anche qui pari merito con la stagione 2015.
 

RINGRAZIAMENTI

Grazie ai soci e collaboratori SMI che con solerzia hanno trasmesso dati e informazioni alla redazione di Nimbus:

Paolo Fantini (Osservatorio Università di Parma)
Luca Lombroso (Osservatorio Geofisico di Modena)
Maurizio Ratti (Osservatorio di Pontremoli)

 

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